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Emìlio). Storico e umanista italiano. Veronese di nascita,
giunse a Parigi poco più che ventenne, nel 1583, come lettore di
teologia. Divenne canonico e passò in seguito allo studio della storia e
delle antichità francesi, divenendo infine storico di corte (1499). Nel
1517 pubblicò la prima parte di una monumentale storia di Francia,
scritta secondo i criteri della storiografia umanistica (
De rebus gestis
Francorum, 10 libri, 1517-1539). Ricostruendo le origini della Francia, egli
respinse la leggenda della discendenza troiana dei cavalieri francesi, ma i
risultati della sua erudizione non produssero alcun effetto sugli scrittori
francesi del suo tempo. Infatti, solo nella seconda metà del XVI sec. la
generazione di storici francesi, tra cui spicca il nome di J. Bodin,
ripudiò definitivamente la narrazione fantastica delle leggende
cavalleresche, adottando il metodo della critica storica (Verona 1460 circa -
Parigi 1529).